Nasce a Montà, frazione di Padova, il 27 maggio 1838, da un piccolo commerciante di nome Antonio, di origine friulana e da Maddalena Marini. Prosegue la carriera militare nell'esercito italiano, meritando fiducia e apprezzamento, nonostante non manchi chi lo chiami "il generale austriaco". Nel novembre del 1887 fa parte come generale della spedizione in Eritrea, sotto il comando di Alessandro Asinari di San Marzano. Consolidata la colonia, viene nominato Governatore con solo seimila soldati. Si dimostra eccellente amministratore facendo costruire strade, ospedali, ponti, servizio postale e bancario. Crea il primo reparto regolare di soldati indigeni, detti Ascari; ma non accontenta le mire imperialistiche di Crispi, limitandosi nell'89 all'occupazione pacifica di Cheren e di Asmara, ritenendo pericoloso un conflitto con l'Abissinia. Per tale comportamento è sostituito dal generale Oreste Baratieri. Dopo il massacro del maggiore Pietro Toselli e del suo battaglione all'Amba Alagi (7 dicembre 1895), la caduta del forte di Macallè eroicamente difeso dal maggiore Giuseppe Galliano (18 gennaio 1896) e infine il disastro di Adua (l marzo 1896), Baldissera sbarca a Massaua il 4 marzo, a tre giorni da quella carneficina che era costata quasi settemila morti all'esercito italiano. Mentre Barattieri è sottoposto a processo, egli riorganizza le truppe demoralizzate.
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